SOLO
Una vita
“SOLO - una vita” è un omaggio di riconoscenza a chi donò la vita per obbedire a degli ordini di morte, non capito e mai perdonato.
“SOLO – una vita” è lo sforzo di restituire una dignità a milioni di uomini, oltraggiati dalla guerra, uniformati, dimenticati, prima che soldati, nomi, cognomi, professioni, talenti, ambizioni, progetti, speranze, schiacciati sotto il peso della Storia.
“SOLO – una vita” è un invito allo studio della Storia, per immedesimarsi in una condizione, per pensare come chi ci ha preceduto e, per similitudine, intuire di essere stati tutti oggetto di
manipolazione e di sfruttamento, per liberarsi, si spera, dalla coatta accettazione della guerra come espediente per ottenere una "pace"provvisoria, avvisaglia di un nuovo prossimo conflitto.
Nel 1913, Antonio Trentin, giovane appassionato di lettere, si dedica con fervore allo studio per realizzare il suo sogno di diventare maestro e costruire una propria vita famigliare. Tuttavia, l’inaspettato inizio della Prima Guerra Mondiale sconvolge il suo cammino, chiamandolo alle armi e infrangendo il delicato equilibrio di speranze e progetti. Ciò nonostante, tra le trincee, Antonio scopre il valore dell'amicizia, della complicità e della condivisione, nel bene e nel male, di un desiderio: dare un senso all'esistenza, essere di reale utilità alla vita altrui, "Essere uno, tra tanti, ma pur sempre uno, unico".
Il talentuoso Lorenzo Flaherty, attore di prestigio e di chiara fama, diretto da "mostri sacri" della cinematografia come Avati, Bava, Fulci e Giordana, è interprete dello spettacolo SOLO-Una vita, ideato, scritto e diretto da Monica Massone.
Spettacolo in debutto ad Alessandria a febbraio 2024 e in tournée nazionale presso i maggiori Teatri italiani.
Drammaturgia originale: Monica Massone
Interprete: Lorenzo Flaherty
Regia video: Sergio A. Notti
Distribuzione: Foxtrot Golf
La sinossi
Nel 1913, Antonio Trentin, giovane appassionato di lettere, si dedica con fervore allo studio per realizzare il suo sogno di diventare maestro e costruire una propria vita famigliare. Tuttavia, l’inaspettato inizio della Prima Guerra Mondiale sconvolge il suo cammino, chiamandolo alle armi e infrangendo il delicato equilibrio di speranze e progetti. Tra le trincee, Antonio scopre il valore dell'amicizia, la complicità, la condivisione, nel bene e nel male, di un desiderio, dare un senso all'esistenza, fare un lavoro che sia di reale utilità alla vita altrui, "Essere uno, tra tanti, ma pur sempre uno, unico". Nonostante la sua forza e il suo resistere, il suo sogno si dissolve, mettendo in discussione la sua vita, quella di un futuro che fino a quel momento aveva pazientemente immaginato e costruito. Antonio è giovane, non ha passato, vive il presente, perché dovrebbe avere solo futuro davanti a sé.
Antonio Trentin, il protagonista, aspirante maestro e fante durante la Grande Guerra, potrebbe essere ciascuno di noi: egli avverte la presenza di un "Altro", indefinito e soverchiante, incarnato, di volta in volta, dalla figura del padre, della madre, della sorella, del "Professore", dell'amico, della comunità d'appartenenza, della donna desiderata, dell'ufficiale addestratore, del commilitone, del nemico, che, senza preavviso, senza ragione, senza alcuna considerazione, comprensione o compassione, annulla, in un solo istante, ogni sogno o vocazione futura. Colpevole di tradire il "Bene" di una collettività, sino a subirne la condanna e l'estromissione; solo, appunto, tra una moltitudine di gente che ha saputo sacrificare se stessa pur di salvare l’apparenza di democrazia e progresso proclamati da una società che, falsamente, sembra tutelare il benessere di tutti, indistintamente.
Antonio Trentin è, perciò, l'unico personaggio a essere interpretato da un attore, mentre tutti gli altri sono proiezioni, ombre, citazioni, allusioni, entità senza corpo, senza anima, rappresentazioni di un ruolo, di una carica, di un concetto. Persino Dio, in una società ancora profondamente religiosa, sembra essere scomparso, assente nonostante l'invocazione, o, forse, indifferente alla sorte del singolo.
La guerra è, pertanto, il sublimare all'eccesso un disagio che Antonio percepisce ma non ha la cultura e la dialettica per esprimere, poiché nessuno gliene ha (volutamente) trasmesso gli strumenti, né la scuola, né la famiglia, né, tantomeno, la società.
È una lotta tra Antonio e la Società che è il suo vero nemico e che, nel disperato tentativo di attribuirne un volto, proietta sulla minaccia austro-ungarica, sulla prostituta al bordello in retrovia, sui cavalli al fronte, sugli ufficiali, sui civili "al caldo", sull'immagine stessa della sua famiglia. Antonio, in un progressivo scoppio di violenza oltre ogni limite di oscenità, ha come risultato amore e odio per la medesima tecnologia che, se temuta in tempo di "pace", ora, come ordigno di guerra, è adorata e agognata per adattamento e assuefazione alla sofferenza.
Lo spettacolo
Lo spettacolo
“Solo – Una vita” è una tragedia in tre atti: il primo colloca Antonio entro i confini della famiglia, della scuola e del gruppo di amici, nel secondo la Guerra si avvicina ad Antonio, turbandone gli equilibri sociali, nel terzo si assiste alla progressiva distruzione della psiche e dell’identità del protagonista.
Antonio è, in definitiva, un antieroe, o, per converso, il vero volto dell'eroe di propaganda, la faccia scarnificata del Milite Ignoto sotto l'epica maschera del patriottismo, della democrazia e del progresso che, ieri come oggi, si cerca di esportare in territorio nemico di conquista.
Lo spettacolo, tramite il realismo e la credibilità con cui si è cercato di costruire il personaggio di Antonio, la sua rete di relazioni sociali e la circostanza storica e storico - culturale entro cui agisce, vuole essere, altresì, l'esplorazione di una mente in disgregazione, che è costretta a godere di questa miseria psichica, propria e altrui, poi, in un lampo di lucidità, trova nel suicidio il solo modo per sottrarsi alla conferma e al reiterarsi della schiavitù in cui è sempre vissuto.
Caratteristiche:
La drammaturgia e la regia teatrale di Monica Massone, sia in origine, che durante l’allestimento dell’opera, hanno trasposto, con calibrata misuratezza, azioni, gesti e principi d’uso comune per la tecnologia del XXI secolo all’agire quotidiano di inizio Novecento del protagonista. La scelta di integrare elementi di innovazione e la futuribilità degli atti a una pièce ambientata durante la Grande Guerra allude al rischio contemporaneo di rendere l’essere umano schiavo della tecnica, similmente a quanto il primo conflitto mondiale fece con importanti scoperte scientifiche, riconvertite in armi di distruzione di massa. La video-scenografia, diretta dal regista Sergio Angelo Notti, è stata realizzata mediante filmati d’epoca, shooting in location che hanno conservato l’estetica rurale di inizio XX secolo e, in parte, tramite l’Intelligenza Artificiale, e contribuisce a rafforzare il pathos attraverso la sintonia dell’immagine con l’unico personaggio sulla scena.
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Un unico attore sulla scena
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Originalità delle immagini e dei video risalenti al periodo 1913-1918, con cui l'attore interagisce, in relazione alla figura o all'ambiente proiettato. L'effetto voluto è stagliare la matericità del corpo (dell'attore), in contrapposizione alla bidimensionalità di tutti gli altri personaggi e degli ambienti, così da potenziare l'impressione di solitudine, estraniamento e di un "altrove mnemonico".
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Immagini e video di raccordo tra il Primo, il Secondo e il Terzo Atto - in parte originali d'epoca, in parte realizzati mediante l'ntelligenza Artificiale, in parte registrati ad hoc - per segnare la cronologia dei principali eventi storici - in rapporto al taglio dello spettacolo - e, parallelamente, guidare lo spettatore nell'intendere il movente della metamorfosi psichica di Antonio.
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Il prologo è un percorso all'indietro nel tempo, dal 2023 al 1913, finalizzato a documentare la tesi dello spettacolo ossia la manipolazione a opera di un Potere che non si conosce, ai danni dei singoli individui, quasi del tutto impossibilitati a darsi realmente vita; a esempio, si proiettano immagini e video relativi alla Finanza, alle Borse, alle industrie.
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Musica di genere elettronico a suggerire la comparazione con il presente (vedi sopra) e l'incombenza di una tecnologia vieppiù intrusiva, terrificante e schiacciante, ancor più che il bioritmo di inizio XX secolo collimava con il tempo stabilito dalla Natura per il lavoro agricolo, soprattutto in un Paese fortemente rurale come l'Italia.
Cast, collaborazioni, ringraziamenti:
Titolare dei diritti dell’opera è l’attrice e operatrice teatrale Monica Massone, della produzione “Quizzy Teatro”.
L’uniforme militare di scena, indossata da Lorenzo Flaherty, riprodotta con fedeltà su carta-modello dell’epoca, è stata confezionata su misura dalla Sezione “Moda” dell’Istituto “Fermi” di Alessandria.
L'oggettistica militare di scena, compreso un originale fucile “Carcano 91”, risalente al 1917 (disattivato), nonché la relativa consulenza, è stata messa a disposizione dal Museo Storico “Giuseppe Beccari” di Voghera.
La musica di scena è di Michele Marelli, clarinettista e compositore di fama internazionale, scelto da Karlheinz Stockhausen come solista del suo Ensemble; il Sound Design è elaborato da Corrado Carosio e Pierangelo Fornaro de “La Bottega del Suono” di Alessandria, nominata al prestigioso SIAE Music Awards 2023, per il film TV RAI “Una scomoda eredità”, nonché autori del soundtrack originale della serie TV “Rocco Schiavone”.
Alla video-scenografia hanno partecipato come interpreti l’attrice Francesca Pasino, la ballerina Michela Tartaglia e la stessa Monica Massone; l'assistenza alla regia è stata affidata a Ennia Leone, audio e luci sono a cura di Michele Maccarone di Offstage Service, tutto il materiale promozionale dell’opera è stato elaborato dalla grafica Alessandra Gandini.
Si ringrazia il “Museo Etnografico della Gambarina” di Alessandria per costumi e accessori e Barbara Dova per il trucco professionale, nonché il Comune di Fubine Monferrato (AL), il Teatro “Besostri” di Mede, l’Amministrazione Comunale di Mede (PV) e l’Associazione “Amici del Teatro Besostri” O. D. V. per location e spazi teatrali.
Rassegna stampa
A teatro lo spettacolo Solo una vita. Intervista a Lorenzo Flaherty
29/02/2024 - ITALYREVIEW MAGAZINE :
Monica Massone, gli studi teatrali, il talento e l’amore per il palcoscenico. La regista e produttrice di “Solo – Una vita” apre il sipario sulla sua vita artistica a pochi giorni dal tour con Lorenzo Flaherty interprete
29/02/2024 - ITALYREVIEW MAGAZINE:
Lorenzo Flaherty e la regista Monica Massone protagonisti a “E’ Sempre Fiesta!”
28/02/2024 - LA LOMELLINA - pag. 27:
L'assurdità della guerra al Besostri in una grande prova recitativa di Lorenzo Flaherty
Una voce nel coro. Ha debuttato “Solo – Una vita” al Teatro San Francesco
Sold out per lo spettacolo scritto e diretto da Monica Massone e interpretato da Lorenzo Flaherty nel cartellone del SEGMENTO OFF della stagione di prosa del Comune di Alessandria e PdV
23/02/2024 - VISITA ALESSANDRIA EVENTI, MOSTRE & CONCERTI:
SPETTACOLO TEATRALE “SOLO – UNA VITA” PROTAGONISTA LORENZO FLAHERTY
Il 23 febbraio prende il via al Teatro San Francesco di Alessandria la lunga tournée dello spettacolo “Solo – Una vita”…
"Intervista] Flaherty in “Solo – una vita”: “Io nei panni di un maestro plasmato dalla guerra”
INTERVISTA A LORENZO FLAHERTY - CULTURASOCIALART
Lorenzo Flaherty al Teatro Besostri di Mede con il coinvolgente spettacolo "Solo - Una vita"
"Solo – una vita", spettacolo teatrale con Lorenzo Flaherty
IL 25 FEBBRAIO ARRIVA AL TEATRO CLAUDIO DI TOLFA LO SPETTACOLO “SOLO – UNA VITA” CON
LORENZO FLAHERTY
19/02/2024 – L’INFORMATORE VIGEVANESE:
Al Besostri Lorenzo Flaherty in “Solo – Una vita”
19/02/2024 – ROMA E DINTORNI NOTIZIE:
“Solo – una vita”, spettacolo teatrale con Lorenzo Flaherty
Interrogativi sulla guerra. A Tolfa lo spettacolo “Solo – Una vita”, con sul palco Lorenzo Flaherty e il commento musicale del clarinettista Michele Marelli
14/02/2024 - ITALY REVIEW MAGAZINE
13/02/2024 – QUOTIDIANO ONLINE:
ALESSANDRIA. Stagione Teatrale, Solo-Una vita
Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”. Il 23 febbraio prende il via al Teatro San Francesco di Alessandria la lunga tournée dello spettacolo “Solo – Una vita”.09/02/2024 – LAPLATEA:
LORENZO FLAHERTY in SOLO UNA VITA - la prima IL 23 FEBBRAIO 2024 AL TEATRO SAN FRANCESCO DI ALESSANDRIA
09/02/2024 – POLITICAMENTE CORRETTO.COM:
LORENZO FLAHERTY protagonista spettacolo “SOLO -Una vita”
09/02/2024 – VIVIROMA.TV IL PORTALE DI ROMA:
LORENZO FLAHERTY protagonista spettacolo “SOLO -Una vita”
Lorenzo Flaherty protagonista di ‘Solo – Una vita’ di Monica Massone
08/02/2024 – EVENTI CULTURALI:
DEBUTTO IN PRIMA NAZIONALE PER LORENZO FLAHERTY PROTAGONISTA DEL COINVOLGENTE SPETTACOLO “SOLO – UNA VITA” SCRITTO E DIRETTO DA MONICA MASSONE E PRODOTTO DA QUIZZY TEATRO IL 23 FEBBRAIO 2024 AL TEATRO SAN FRANCESCO DI ALESSANDRIA
07/02/2024 – ALESSANDRIA24.COM
Il 23 febbraio al Teatro San Francesco di Alessandria la prima nazionale dello spettacolo “Solo – Una vita” con Lorenzo Flaherty per la regia di Monica Massone
02/02/2024 – ARTELIVEANDSOUND.NET:
Lorenzo Flhaery protagonista del…
Rassegna Stampa
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